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Principali coltivazioni legnose agrarie
Nell’annata agraria 2011-2012 l’olivo copre il 57,9% della superficie totale investita nelle coltivazioni legnose agrarie. Il 34% della superficie nazionale è in Puglia.
Tra gli alberi da frutto la prima coltivazione è l’arancio (21% del totale della superficie investita in fruttifere), seguito da pesco e nettarina (16,8%).
Alcune specie sono particolarmente concentrate in una sola regione: arancio e limone in Sicilia (rispettivamente l’89,1% e l’89,5% della superficie nazionale investita), pero in Emilia Romagna (69,2%), uva da tavola e ciliegio in Puglia (rispettivamente 66,7% e 58,3%) e melo in Trentino Alto Adige ( 54%).
Fra le coltivazioni legnose agrarie quella degli agrumi a piccoli frutti ha registrato il maggior incremento rispetto al Censimento Generale dell’Agricoltura del 2010 (+5,9%). Le maggiori flessioni si osservano per il pero
(-7,2%) e per pesco e nettarina (-5,8%): in entrambi i casi i cali sono stati particolarmente forti in Emilia Romagna.
Per otto delle dodici specie di coltivazioni legnose agrarie osservate, quasi l’80% della superficie complessiva investita è determinato da non più di quattro varietà. Le eccezioni sono costituite da olivo, pesco e nettarina e albicocco.
Oltre il 60% della superficie investita in agrumi e olivo è costituito da piante con oltre 25 anni di età. Le altre specie fruttifere sono caratterizzate da impianti di età inferiore ai 25 anni (dall’83,1% della superficie del pero al 94,7% di quella ad uva da tavola).
Il numero medio di piante per ettaro è maggiore negli impianti più giovani, eccetto che per l’uva da tavola.
Per informazioni
Direzione Centrale delle statistiche economiche strutturali sulle imprese e le istituzioni, del commercio con l’estero e dei prezzi al consumo
Cecilia Manzi
tel. 06 4673.4532
manzi@istat.it
Elena Catanese
tel. 06 4673.4474
catanese@istat.it