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Indagine conoscitiva sulla gestione del magazzino fiscale da parte dell’ente della riscossione - Esame del disegno di legge n. 1375 (Disposizioni concernenti la rateizzazione a lungo termine di carichi fiscali, contributivi e di altra natura affidati all’agente della riscossione)

6ª Commissione (Finanze e Tesoro)
Senato della Repubblica
Roma, 25 marzo 2025

Memoria scritta dell’Istituto nazionale di statistica

In questa memoria l’Istituto propone alcune considerazioni riguardo il disegno di legge n. 1375 recante “Disposizioni concernenti la rateizzazione a lungo termine di carichi fiscali, contributivi e di altra natura affidati all’agente della riscossione”, valutandone in particolare i potenziali effetti sul Conto consolidato delle Amministrazioni pubbliche, il conto di riferimento nell’ambito del monitoraggio europeo delle finanze pubbliche; la nota rappresenta anche l’occasione per una descrizione delle modalità di registrazione della definizione agevolata dei carichi fiscali nei Conti di finanza pubblica.

Come noto, il sistema europeo dei conti (SEC 2010), integrato dal Manuale sull’indebitamento e sul debito (MGDD, 2022), definisce le regole e i principi che sovrintendono la compilazione dei Conti delle Amministrazioni Pubbliche. Le disposizioni previste dal disegno di legge in esame sono dunque analizzate alla luce di questo quadro regolamentare. Nello specifico, per valutare i potenziali impatti delle misure in discussione sulle grandezze di finanza pubblica, sono richiamate le regole relative alla registrazione delle entrate tributarie e le indicazioni metodologiche sul trattamento delle misure riconducibili all’alleggerimento e/o eliminazione dei carichi fiscali pregressi.

Il disegno di legge introduce una nuova definizione agevolata dei carichi fiscali affidati agli agenti della riscossione (cosiddetta “rottamazione”), come misura straordinaria volta a ridurre il contenzioso tributario e favorire il recupero dei crediti fiscali, eliminando le sanzioni e permettendo la rateizzazione delle somme dovute. Rispetto alle misure analoghe introdotte gli anni scorsi, l’attuale proposta prevede un’estensione del periodo temporale per usufruire della definizione agevolata, consentendo una rateizzazione mensile pluriennale sino a 120 rate di eguale importo, a partire dal 31 luglio 2025. Il disegno di legge estende anche alle regioni e agli enti locali (province, città metropolitane e comuni) la possibilità di attuare una definizione agevolata delle proprie entrate, comprese quelle tributarie, non riscosse a seguito di precedenti provvedimenti di ingiunzione fiscale. Saranno gli stessi enti territoriali, mediante specifici provvedimenti, a stabilire il numero massimo di rate con cui sarà possibile dilazionare il pagamento, nonché a definire gli altri aspetti operativi della definizione agevolata.

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